CREDITO D’IMPOSTA – Ricerca & Sviluppo
Possono usufruirne tutte le imprese – senza limiti di fatturato e indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile – che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo in misura pari al 25% delle spese incrementali sostenute rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi di imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015.
La misura del credito è elevata al 50% per le spese relative al personale altamente qualificato e per quelle relative a contratti di ricerca c.d. “extramuros”.
La novità più significativa è che sono agevolabili anche i costi sostenuti per il personale non “altamente qualificato” impiegato nelle attività di ricerca eleggibili. Dunque tutte le spese per il personale impiegato in attività di ricerca e sviluppo, a prescindere dal titolo di studio, può essere finanziato con il credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo. L’unica differenza è data dal fatto che le spese per il personale altamente qualificato sono finanziate con un bonus del 50%, mentre il restante personale con un bonus del 25%.
Questo chiarimento apre le porte dell’agevolazione a molte imprese, soprattutto tante PMI che svolgono attività di ricerca e sviluppo con personale con pluriennale esperienza, ma non laureato in ambito tecnico scientifico.
Altra importante precisazione riguarda l’ammissibilità dei costi degli amministratori che svolgono attività di ricerca e sviluppo. La circolare chiarisce che sono sempre finanziabili sia che abbiamo un contratto di lavoro dipendente sia che percepiscano compensi per lo svolgimento dell’attività di ricerca purchè questa sia adeguatamente comprovata. Non risultano, invece, agevolabili i compensi erogati all’amministratore per la sola gestione dell’attività di ricerca e sviluppo.
CREDITO D’IMPOSTA – Investimenti nel Mezzogiorno
Le imprese del Mezzogiorno possono richiedere il credito d’imposta:
Le domande possono essere inoltrate all’Agenzia delle Entrate a partire dal 27/04/2017 e fino al 31/12/2019.
Ambito territoriale:
- regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna è ammissibile l’intero territorio regionale;
- regioni Molise e Abruzzo sono ammissibili solo alcuni comuni o parti di essi;
- l’inclusione dell’intero territorio regionale della Sardegna ha efficacia solo per gli investimenti effettuati dal 01/01/2017.
Individuazione dei regimi applicabili:
- agli investimenti effettuati dal 01/01/2016 al 28/02/2017, si applicano le disposizioni precedenti alle modifiche apportate dalla L.18/2017;
- agli investimenti effettuati dal 01/03/2017 si applicano le nuove disposizioni.
Cumulabilità: il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni solo per gli investimenti effettuati dal 01/03/2017, per gli investimenti effettuati in data antecedente l’agevolazione non è cumulabile.
CREDITO D’IMPOSTA – Pubblicità
Dal 2018, le imprese che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, il cui valore superi almeno dell’1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente, è attribuito un contributo, sotto forma di credito d’imposta, pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati.
Con la nuova versione il Dipartimento conferma quanto già previsto con le precedenti regole esplicitando che:
- tra i soggetti beneficiari rientrano anche gli Enti non commerciali;
- sono ammissibili anche gli investimenti pubblicitari effettuati sulla stampa on-line;
- per gli investimenti effettuati dal 24/06/2017 al 31/12/2017 sono ammissibili solo gli investimenti pubblicitari effettuati sulla stampa, anche on-line.
La manovra contiene poi un pacchetto di misure finalizzate a contrastare la crisi dell’editoria.
Tra queste, c’è un credito d’imposta del 75% sugli investimenti pubblicitari incrementali.
Dal 2018, le imprese che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, il cui valore superi almeno dell’1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente, è attribuito un contributo, sotto forma di credito d’imposta, pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati.
Non è chiaro al momento se il credito d’imposta si applichi anche agli investimenti effettuati sulle campagne pubblicitarie online.
Probabilmente la questione sarà chiarita nel Decreto del Presidente del Consiglio che, entro 120 giorni, definirà le ulteriori modalità e criteri di attuazione del credito d’imposta, stabilendo anche eventuali limiti complessivi di spesa che potranno rientrare negli sgravi.
CREDITO D’IMPOSTA – Bonus strumenti musicali
Gli studenti che intendono acquistare uno strumento musicale nuovo possono usufruire del contributo , sotto forma di sconto del prezzo di vendita praticato dal rivenditore o produttore.
Il contributo spetta per gli acquisti effettuati nel 2018 per un importo non superiore al 65 per cento del prezzo finale, per un massimo di 2.500 euro.